
Con la pubblicazione a maggio 2013 della UNI ISO/TS 14067 è finalmente disponibile un riferimento unico a livello nazionale mondiale per la Carbon Footprint di Prodotto (CFP). Una forte tensione internazionale ha però portato alla pubblicazione del riferimento normativo come Specifica Tecnica, invece che come vero e proprio Standard Internazionale.
Quali ragioni hanno portato a privilegiare questa scelta dopo cinque anni di lavoro? Ciò comporta qualche implicazione per i produttori e i consumatori? Come cambiano a questo punto le opportunità di mercato per chi è intenzionato a sviluppare una CFP?
Il testo, realizzato in collaborazione con Accredia, si propone di fare chiarezza su questi punti, riprendendo il filo lasciato in sospeso con la pubblicazione di Carbon Footprint (Edizioni Ambiente, 2011), quando i lavori per la UNI ISO/TS 14067 lasciavano solo intravedere i possibili percorsi di sviluppo dell'atteso standard internazionale.
Edito da:
Introduzione
di Filippo Trifiletti
Prefazione
Un ponte con l'edizione cartacea
Una norma in bilico tra mercato e politica
Comunicazione: la forza del punto debole
Prospettive future
Glossario
Bibliografia
Pubblicazione: | ottobre 2013 |
Pagine: | 70 |
ISBN: | 9788866271192 |